Temperatura del frigorifero: quando è troppo caldo?

La maggior parte degli italiani è erroneamente convinta che la temperatura del frigorifero di casa oscilli fra 4 e 5 °C. Non è così, la temperatura all’interno è mediamente 7,4°C. Il dato emerge da una delle pochissime ricerche sull’argomento realizzata dalla rete degli Istituti zooprofilattici nell’ambito di un progetto del ministero della Salute coordinato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato tutti gli Istituti zooprofilattici.

Leggendo il report si scopre che fra i 761 frigoriferi monitorati, oltre il 30% ha una temperatura superiore alla media, e che alcuni superano addirittura i 12°C. A questo punto non è così strana la lettera arrivata in redazione di uno studente milanese che vive in affitto quando chiede perché l’acqua tenuta nel frigo del suo appartamento non è mai fredda. Altrettanto comprensibile è la lamentela di una lettrice che ci riferisce come nella parte bassa del suo elettrodomestico la verdura ghiaccia. In entrambi i casi per cercare di risolvere il problema serve un termometro situato all’interno non basta il termostato. Il termostato non dà queste indicazioni, si tratta di uno strumento che regola l’intensità del freddo senza però indicare la temperatura. Quando il termostato è al minimo la temperatura all’interno del frigorifero potrebbe essere 3-4°C oppure 7-8°C, e poi è importante capire quanti gradi di differenza ci sono tra i cassetti che contengono frutta e verdura e la zona della portiera dove abitualmente si tiene il latte.

frigorifero verdure formaggi

La ricerca sui frigoriferi è stata realizzata seguendo uno schema simile a quello impiegato nel 2011 dall’Istituto sperimentale zooprofilattico delle Venezie.  Un altro lavoro risale al 2012 . Questa volta però è stato ampliato il numero di campioni testati e hanno partecipato una decina di istituti (vedi nota autori). Nello studio sono state coinvolte 761 famiglie, a ognuna delle quali sono state consegnate quattro sonde da posizionare in alto, in basso e nella portiera del frigorifero. La quarta è stata collocata in cucina in modo da misurare la temperatura ambiente. Per evitare errori casuali, la rilevazione è durata sette giorni consecutivi per un totale finale di oltre 1,5 milioni misurazioni.

La temperatura media all’interno dei frigoriferi è risultata di 7,4 °C, con una certa differenza fra i valori nella parte alta e in quella bassa dell’elettrodomestico (rispettivamente 7.0 e 6.8 °C). Decisamente più elevato è stato il valore medio riscontrato nella portiera (8,3 °C). “Il dato molto preoccupante – Paolo Daminelli dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna – riguarda il numero di frigoriferi con una temperatura media superiore di almeno un grado rispetto alla media nazionale. In altre parole 240 elettrodomestici presenti nelle cucine degli italiani (il 31,5% di quelli esaminati) ha una temperatura media superiore agli 8°C. Il problema non riguarda solo la difficoltà di portare a tavola la bottiglia di acqua fresca. La questione è direttamente correlata alla sicurezza alimentare. Se le temperature negli elettrodomestici sono così elevate – prosegue Daminelli  – la validità della data di scadenza indicata sulle etichette dei prodotti alimentari freschi, deve essere calcolata prendendo come riferimento una temperatura di conservazione realistica delle condizioni di conservazione in ambito domestico, come indicato dai Regolamenti comunitari e dalle Linee Guida dell’EURLm”.

frigorifero verdure formaggi
La temperatura media all’interno dei frigoriferi è risultata di 7,4 °C

Quando la temperatura è così elevata i problemi possono nascere ed è giusto preoccuparsi. Basta ricordare che un batterio pericoloso come la Listeria, di cui si parla molto in questi giorni per via dei decessi e dei ricoveri ospedalieri dovuti alla contaminazione di prodotti freschi da conservare in frigorifero, si riproduce anche a +2°C. La velocità di riproduzione della Listeria e quindi la capacità di creare una carica infettante pericolosa, è direttamente proporzionale alla temperatura di conservazione. Detto ciò bisogna in qualche modo intervenire per rivedere le scadenze alla luce della situazione reale in cui ci sono frigoriferi troppo caldi. È vero che le aziende devono dimostrare la corretta valutazione della data di scadenza dei prodotti alimentari, ma se questo viene fatto considerando la temperatura poco realistica del frigorifero di casa di 4-5°C l’intervallo potrebbe risultare scorretto.

Quali sono i parametri che possono accentuare il mancato raffreddamento o il malfunzionamento dei frigoriferi? Lo studio ne individua alcuni come la posizione (quelli ad incasso registrano temperature più elevate probabilmente per la minore circolazione di aria all’esterno) e l’età dell’elettrodomestico, in quelli che superano gli 11 anni hanno le temperature più elevate. Per contro nei modelli “americani” (quelli con due porte affiancate) si registrano le temperature più basse, come pure negli elettrodomestici più moderni e di alta gamma nei quali la temperatura si può impostare digitalmente.

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Quando la temperatura interna è elevata possono nascere problemi sulla validità della scadenza dei prodotti

Altre criticità riguardano anche la mancata logica seguita dai consumatori nel posizionare i prodotti nel frigorifero. Sovente il cibo viene collocato senza un criterio preciso, non considerando che all’interno dell’elettrodomestico ci sono diverse intensità di freddo. Anche l’impiego del termostato è spesso arbitrario perché, in assenza di un termometro diventa difficile stabilire quanti gradi ci sono sui ripiani e come disporre gli alimenti.

(*) Autori della ricerca: Daminelli Paolo, Galletti Giorgio e Calò Stefania dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’E. Romagna, Vitale Nicoletta e Lucia Decastelli dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta , Alessandra Pezzuto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Luigi Lanni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Andrea Valiani dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Francesco Pomilio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, Piera Mele dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Donatella Nava dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Elisa Goffredo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Cinzia Cardamone Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.

(**) Nella ricerca del 2011 lo studio ha preso in esame i frigoriferi di 116 famiglie. La temperatura media rilevata all’interno degli elettrodomestici era di +7,2°C. Più precisamente, il valore medio registrato è stato di +6,9°C nella parte alta, e di +6,6°C in quella bassa. Il record negativo si raggiunge nello sportello, il comparto in cui di solito si tiene il latte fresco, dove il valore trovato era +8,0°C.

 

Articolo di “ilfattoalimentare.it”