ritenzione idrica

Ritenzione idrica: cosa mangiare per combatterla

Gonfiore e pesantezza nella zona delle gambe e delle caviglie. Ecco cosa mettere in tavola a colazione, pranzo e cena per contrastare la ritenzione idrica.

Se c’è un disturbo che più di altri peggiora con il caldo è la ritenzione idrica. «Con le temperature più elevate la circolazione rallenta e il fabbisogno di liquidi da parte dell’organismo aumenta e di conseguenza i tessuti tendono a trattenerli, favorendo la comparsa di pesantezza e gonfiore nella zona soprattutto delle gambe», dice la nutrizionista Valentina Schirò, specializzata in scienze dell’alimentazione. Le donne rispetto agli uomini ne soffrono di più. «Dipende dalle variazioni degli ormoni. Basti pensare che poco prima del ciclo, ma anche in gravidanza e in menopausa, il corpo tende a trattenere di più i liquidi in eccesso. Ma il grosso lo fa soprattutto lo stile di vita». La sedentarietà insieme a un consumo eccessivo di sale e di cibi che ne sono ricchi, ma anche di zuccheri, caffè e alcol favoriscono il problema. «Per contrastare la ritenzione idrica quindi la prima cosa da fare è limitarne il consumo. Poi, la strategia giusta è arricchire i menù di cibi in grado di rifornire il corpo di nutrienti e sostanze alleate contro la ritenzione idrica», dice l’esperta, che qui consiglia cosa mangiare a colazione, pranzo e cena per combatterla.

A colazione

Al risveglio meglio sostituire il classico caffè con del tè, bianco o verde. «Grazie alla ricchezza di catechine e di altri potenti antiossidanti, danno lo sprint al sistema linfatico. Poi, invece di scegliere brioche, biscotti e altri cibi dolci che hanno un elevato indice glicemico, meglio orientarsi sui cereali integrali, che grazie alla ricchezza di fibre, favoriscono lo smaltimento delle tossine in eccesso. Quest’ultime infiammando i tessuti possono accentuare il problema», spiega la nutrizionista Valentina Schirò. E, infine, è bene non farsi mancare la frutta, sia secca sia fresca. «Il kiwi, il melone, le pesche, ma anche i frutti di bosco, sono una vera e propria miniera di vitamine tra cui la vitamina C, che è una potente alleata della circolazione. Sì anche all’avocado, che offre tanti acidi grassi polinsaturi e vitamina E dall’azione antinfiammatoria». E se non si riesce proprio a rinunciare al gusto dolce, va bene anche quella essiccata. «Due albicocche essiccate forniscono buone percentuali di magnesio e potassio, minerali che aiutano a eliminare l’eccesso di sodio e a combattere gambe e piedi gonfi e pesanti».

A pranzo e a cena

«Per favorire il drenaggio e lo smaltimento dei liquidi in eccesso nei menù occorre sempre inserire verdure e ortaggi, cotti o crudi. Zucchine, cetrioli, lattuga, i fagiolini, ad esempio, sono ricchi di acqua, sali minerali e polifenoli, che giovano alla circolazione», dice la nutrizionista Valentina Schirò. «A tavola poi occorre alternare nei menù pesce, carne bianca e legumi. Sì anche alle uova che sono fonte di acidi grassi essenziali dall’azione antinfiammatoria». Per i primi piatti invece meglio scegliere pasta o cereali integrali. «Apportano aminoacidi essenziali, che aiutano a produrre glutatione, un antiossidante molto potente che è un ottimo alleato contro il ristagno dei liquidi. Per ridurre al minimo il consumo di sale invece si possono aggiungere spezie ed erbe aromatiche come il timo, il rosmarino, la maggiorana e tante altre ancora».

Un menù tipo

Colazione: Tè bianco, yogurt con muesli e kiwi.
Spuntino: Un frutto di stagione a scelta, con qualche noce o mandorla.
Pranzo: Insalata di rucola, ceci e farro, conditi con olio extravergine d’oliva.
Merenda: Un frutto di stagione a scelta, con qualche noce o mandorla.
Cena: Orata, zucchine saltate in padella con olio extravergine d’oliva e condite con succo di limone, pane integrale.