Green pass dal 1 settembre sono scattate le nuove regole

Green pass dal 1 settembre: cosa è cambiato per bambini e donne in gravidanza, le nuove regole per scuola, trasporti e ospedali, le esenzioni

Green pass dal 1 settembre: le nuove regole

Dal 6 agosto 2021 è obbligatorio esibire il Green Pass per molte attività in Italia: pranzare o cenare al chiuso al ristorante, visitare musei o siti archeologici e molto altro ancora. Ma le regole stanno per cambiare ancora: il Green Pass dal 1 settembre è obbligatorio in molte altre occasioni, come scuola e trasporti. Facciamo chiarezza insieme.

Le nuove regole del Green Pass

Dal 1° settembre il certificato verde, cioè la prova di avvenuta vaccinazione contro il Covid 19, di guarigione recente o tampone negativo è obbligatorio per scuola, università e trasporti. Ma che impatto avranno le nuove restrizioni sulla vita di bambini e genitori?

Green Pass per i minori di 12 anni

Le nuove regole ribadiscono che i minori di 12 anni sono esenti dall’obbligo di Green Pass in qualsiasi campo di attuazione: se vostro figlio ha meno di 12 anni potrà prendere i trasporti o visitare i luoghi in cui è richiesto il certificato verde senza bisogno di esibire niente, salvo diverse disposizioni (per esempio se dovete prenotare un aereo, informatevi prima con la compagnia e soprattutto sulle regole di ingresso nel paese di destinazione: le regole del green pass valgono per l’Italia).

bambini con meno di 12 anni potranno quindi continuare ad andare in luoghi chiusi – ristoranti, spettacoli, eventi sportivi, musei, piscine, palestre, centri benessere, convegni, centri culturali – senza bisogno di esibire il Green Pass. Se dovete iscrivere i vostri figli alle attività, e questi hanno meno di 12 anni, potete farlo senza bisogno del certificato verde.

Il green pass obbligatorio sui trasporti

Dal primo settembre per salire su aerei, navi, treni e autobus a lunga percorrenza (che fanno servizio almeno tra due regioni) è obbligatorio il Green Pass. Chiunque voglia effettuare un viaggio, quindi, nel caso non fosse vaccinato con almeno una dose o guarito di recente (massimo sei mesi) da infezione da Covid, dovrà effettuare un tampone non più di 48 ore prima di mettersi in strada.

Resteranno liberi invece i trasporti pubblici urbani come gli autobus, la metro e altri mezzi cittadini.

Green Pass obbligatorio per la scuola

Quando si legge che dal primo settembre il Green Pass è obbligatorio per la scuola molti genitori si preoccupano: dovranno rimediare anche per i figli? Non potranno frequentare le lezioni senza il famoso QR Code? Niente panico: il Green Pass a scuola è obbligatorio soltanto per il personale scolastico, quindi docenti e collaboratori ATA, insomma chiunque lavori a scuola. Gli alunni di ogni gradi di istruzione, fatta esclusione per gli studenti universitari, saranno esentati dall’obbligo di certificazione. Le lezioni inizieranno in presenza, sempre con l’obbligo di mascherina al di sopra dei 6 anni di età. Il distanziamento raccomandato è di almeno un metro, le regole sono le stesse dell’inizio dell’anno scolastico 2020/2021.

Il Green Pass per le donne in gravidanza

Non cambia molto per chi è incinta in questo periodo. Prima di tutto, se siete in gravidanza dovete fare una valutazione col vostro medico per capire se sia il caso o meno di vaccinarsi, anche se le linee guida non sconsigliano di farlo. Se lo specialista pensa che sia meglio non farlo per il momento, può rilasciarvi una dichiarazione cartacea di esenzione che ha lo stesso valore del Green Pass, e che vi permette di accedere ai servizi che lo prevedono. Attenzione però: questo certificato ha validità fino al 30 settembre 2021, salvo nuove disposizioni.

Green Pass per visite e parto

Le donne incinte che si recano in strutture per visite o per partorire non hanno bisogno di esibire niente: vengono sottoposte, come da protocollo già da tempo, a tamponi regolari. Per quanto riguarda invece visitatori e accompagnatori, le linee guida dal 6 agosto prevedono l’obbligo di Green Pass per accedere a ospedali e RSA, ma dovete verificare con la vostra azienda sanitaria, o ancora meglio con la struttura in cui dovete farvi visitare o in cui scegliete di partorire, per capire per esempio se vostro marito necessita di certificazione verde per stare con voi oppure no.

L’introduzione dell’obbligo di Green Pass punta a limitare la diffusione del Covid-19, in particolare delle sue varianti, più aggressive e contagiose. Ricordate però che anche in possesso della certificazione verde si deve continuare a mantenere un comportamento responsabile: indossare la mascherina, lavare spesso le mani e restare distanziati. Nel caso di bambini, attenzione ai sintomi ed evitate di mandarli a scuola se non stanno bene.