Formati di pasta: la classifica dei più amati dagli Italiani

In Italia, si sa, di pasta se ne mangia davvero tanta. Pasta corta, pasta lunga: sono svariati i formati e ancor di più i condimenti. Secondo Coldiretti l’Italia è il paese con il più elevato consumo di pasta al mondo con 23,5 kg pro capite, seguita dalla Tunisia con 17 kg. Ma sapete quali sono i 10 formati di pasta preferiti dagli italiani?

I 10 FORMATI PIÙ AMATI

Quanti tipi di pasta esistono? Più di 300, eppure quelli scelti sono sempre gli stessi. Una ricerca DOXA-Unione Italiana Food – associazione impegnata nella valorizzazione delle eccellenze italiane – approfondisce ulteriormente l’argomento pasta, andando ad analizzare il formato di pasta amato nel dettaglio. Preferiamo la pasta corta a quella lunga e la pasta rigata alla liscia, anche se per quest’ultimo dato è fondamentale sapere il condimento con cui la pasta si accompagna. Dal canto suo WeLovePasta, la community della pasta che riunisce 30mila utenti, ci dice che 1 pasta lover su 5 non si attiene a questa regola e non sceglie il formato di pasta sempre e solo in funzione del condimento.

Lasagne. Non possiamo non pensare al pranzo della domenica e quindi, nella maggior parte dei casi, alle lasagne alla bolognese. Sono un formato di pasta molto antico e ogni regione ha il suo modo di condirle. Il formato varia da rettangolare a quadrato, liscio oppure ondulato. Il loro nome nasce da lasanum, un contenitore usato anticamente in cucina.

Mezze maniche. Questo formato potrebbe ricordare i rigatoni ma sono, come suggerisce il nome, più corte. Avviluppano molto bene il sugo con le loro scanalature. Famose a Roma le mezze maniche alla carbonara.

Bucatini. Formato di pasta molto amato nel Lazio, dove forma un forte connubio con il sugo all’amatriciana. I bucatini nascono come pasta fresca preparata a mano con il ferretto.

Lumachine. Ovviamente ispirate al mondo animale. Sono spesso usate con zuppe e minestre sostanziose. Il loro formato accoglie il sugo, catturandolo.

Linguine. Nascono dall’idea delle fettuccine, tramutate in trenette, pasta tipica di Genova abbinata al pesto. L’industria ha sviluppato poi un formato simile: così nascono le linguine o bavette. Questo formato di pasta è spesso abbinato a sughi di pesce.

Farfalle. Nascono dagli strichetti, un formato tipico in Emilia di pasta all’uovo. Le farfalle sono frutto della sapienza delle sfogline, che preparavano pasta in abbondanza da farcire con il ripieno: quella avanzata già stesa era riutilizzata in questo modo.

Rigatoni. Si differiscono dai tortiglioni grazie alle scalanature presenti in superficie: longitudinali nei rigatoni, a spirale nei tortiglioni. Il loro nome nasce appunto dalla rigatura, caratteristica studiata dalle industrie per permettere alla pasta di trattenere meglio il sugo.

Fusilli. Possono essere sia lunghi, sia corti. Questo formato è ispirato ai bucatini preparati in casa nella zona del Centro Italia. I condimenti che accompagnano i fusilli sono vari e diversi tra le varie regioni d’Italia: dal sugo di carne d’agnello nel Lazio al pesto alla trapanese in Sicilia.

Penne rigate. Frutto di un’idea di un pastaio genovese nel 1865, prendono il nome di penne poiché la loro forma si ispira al pennino da scrittura. Particolarmente amate in Toscana, dove sono condite con sugo di carne.

Spaghetti. Gli spaghetti conquistano il primo posto: infatti 1 piatto di pasta su 5 in Italia è di spaghetti. Questo formato di pasta rappresenta un simbolo dell’Italia diffuso in tutto il mondo.

 

Articolo: “www.agrodolce.it”