junk food vs healthy food

Come dire basta al junk food secondo la scienza

Una serie di studi pubblicati sul Journal of Public Policy & Marketing ha dimostrato come un semplicissimo trucco possa aiutare a smettere di mangiare junk food

Passione junk food? Ti è venuta una irrefrenabile voglia di salatissime patatine fritte croccanti, di un ipercalorico hamburger zeppo di salse o di qualsiasi altro esempio di junk food? Una buona idea per resistere alla tentazione potrebbe essere quella di guardare un video di una persona intenta a divorare cibo spazzatura. Potrebbe sembrare controintuitivo, ma una serie di studi pubblicati sul Journal of Public Policy & Marketing dimostra che le pubblicità che mostrano gente che si nutre di junk food spingono le persone a dieta a mangiare di meno. Ricerche recenti mostrano che basta immaginare noi stessi mentre compiamo determinate azioni o proviamo emozioni per attivare reti neurali simili a quelle legate all’effettiva esperienza.

Un esempio: secondo gli studi di neuroimaging, basta vedere qualcuno che si fa male per accendere le reti neurali associate al dolore del nostro cervello. Queste immagini scatenano emozioni e comportamenti coerenti con la sensazione del dolore. E lo stesso vale anche per il cibo: alcune ricerche sostengono che chi vede le immagini di qualcuno che assapora un piatto può anche essere indotto a ricordare erroneamente di avere gustato quell’alimento. Di conseguenza, il semplice pensiero di aver mangiato qualcosa può farci sentire sazi.

donna mangia insalata e rifiuta junk food

Gli esperimenti sul junk food

Per un esperimento della Carnegie Mellon University, nel 2010, era stato chiesto ai volontari di immaginarsi intenti a gustare 3 o 30 cioccolatini colorati M&M’s. I ricercatori hanno poi consegnato loro una ciotola di dolciumi. Chi aveva immaginato di mangiare 30 cioccolatini aveva finito per sentirsi sazio e mangiare meno dolci rispetto a chi si era figurato di essersi limitato a 3.

Una ricerca più recente, svolta dal team della Grenoble Ecole de Management, ha voluto verificare se l’effetto si riscontra anche quando si vede qualcun altro mangiare in una pubblicità. 132 studenti a dieta sono stati invitati a guardare uno spot. La metà di loro ha visto una pubblicità degli M&M’s con una persona che li mangiava. L’altra metà, invece, uno spot con due personaggi vestiti da M&M’s alla cassa di un supermercato, senza immagini «di consumo». Ogni studente ha poi ricevuto una tazza da 70 grammi di M&M’s che poteva mangiare a suo piacimento. Il risultato: chi aveva visto la pubblicità di M&M’s con l’attore intento a gustare i cioccolatini, ne ha mangiati meno rispetto all’altro gruppo.

In un altro studio, ad altri 130 studenti è stata mostrata la pubblicità di un hamburger. A metà di loro è stato chiesto di immaginarsi intenti a mangiare l’hamburger e all’altra metà di pensare di filmarlo. I partecipanti hanno poi ricevuto un sacchetto di biscotti ricoperti di cioccolato. Chi ha guardato lo spot e ha immaginato di ingerire l’hamburger, ha mangiato meno biscotti rispetto a chi ha solo immaginato di filmarlo.

Immaginare di mangiare aiuta a sentirsi sazi

Queste ulteriori ricerche hanno dimostrato che la semplice vista di qualcuno che mangia cibo spazzatura è sufficiente ad aiutare le persone a mangiare meno, almeno per un po’. E suggeriscono che le campagne per un’alimentazione sana dovrebbero anche mostrare il consumo di cibi spazzatura.

Dunque, se sei a dieta, quando vedi la pubblicità di chi si sta sbafando un golosissimo snack al cioccolato o un pacchetto di patatine, non cambiare canale. Anzi, concentrati e immagina di essere al suo posto: secondo la scienza, questo potrebbe anche bastarti.

 

Articolo di “lacucinaitaliana.it”