Bambini e faccende domestiche: coinvolgerli li aiuta a crescere meglio

Fare le pulizie e riordinare la casa insieme ai bambini  favorisce la loro autonomia, li aiuta a sviluppare un maggiore senso di responsabilità e ne migliora l’apprendimento.

Gestire i bambini in casa e allo stesso tempo occuparsi delle faccende domestiche a volte diventa un’impresa. Eppure pulire, riordinare e prendersi cura delle attività casalinghe tutti insieme può essere un ottimo modo per stare alla larga dalla noia e dai capricci e allo stesso tempo tenerli impegnati in un’attività coinvolgente e costruttiva. «L’imitazione è la prerogativa della loro crescita e del loro sviluppo. In generale, i bambini amano fare i lavori di casa fin da quando sono piccolissimi in quanto tentano di imitare le azioni dei loro genitori», commenta Rosanna Schiralli, psicologa psicoterapeuta, ideatrice insieme al collega Ulisse Mariani del metodo dell’Educazione emotiva. «Durante le faccende domestiche i bambini vedono un’azione compiuta da una figura significativa dal punto di vista affettivo. La registrano in uno schema operativo. La riproducono in base alle proprie possibilità neurologiche e motorie e, infine, la fissano in uno schema mentale man mano sempre più evoluto», prosegue l’esperta, che qui spiega quali benefici ha fare insieme le faccende domestiche e come coinvolgerli di più in casa.

Favorisce la crescita e l’autostima

«Apparecchiare e sparecchiare, riporre gli abiti nell’armadio, riordinare la cameretta, pulire sono attività che favoriscono lo sviluppo della coordinazione motoria e dell’equilibrio, nonché la capacità di organizzare una sequenza ordinata e coerente di azioni e piccoli gesti», spiega la psicologa Rosanna Schiralli. «Tutto ciò favorisce un incremento della capacità e della qualità del movimento. I gesti organizzati e ripetuti nel tempo, inoltre, migliorano il pensiero logico». Ma i benefici sono anche altri. Fare le faccende domestiche insieme ai bambini li aiuta a sviluppare una maggiore autostima. «Quando viene affidato un compito da fare si dimostra di aver fiducia in loro», dice l’esperta. Partecipare ai lavori di casa inoltre sviluppa il loro senso di responsabilità e collaborazione. «I bambini riescono a percepire di far parte della vita di un piccolo gruppo, la famiglia. Con il passare del tempo imparano anche a seguire le istruzioni che vengono impartite. Diventando via via più abili, si sentono gratificati e allo stesso tempo incoraggiati a migliorare», dice la psicologa Rosanna Schiralli.

Migliora l’apprendimento

Attraverso la collaborazione nelle faccende domestiche i bambini possono sperimentare la cooperazione e la condivisione. «Entrambe favoriscono l’apprendimento», spiega la psicologa Rosanna Schiralli. «La prima è un’esperienza fondamentale per sentirsi attivi e partecipi nella relazione e non dipendenti o contrapposti. La condivisione, invece, è un vero e proprio nutrimento emotivo che dà appagamento e gratificazione».

Cosa fare per coinvolgere i bambini nelle faccende di casa

«Per prima cosa occorre non bloccarli. Bisogna poi evitare di sgridarli o impedirgli di esplorare. Inoltre, è importante insegnare loro qualche strategia per riordinare o pulire meglio per riuscire a trasmettergli la sensazione che il loro aiuto è ben voluto e apprezzato. Poi, vanno gratificati e incoraggiati con frasi come “Ma che bravo! Hai spolverato proprio bene”, “Meno male che ci sei tu ad aiutarmi, altrimenti non ce la farei proprio”. Saranno così molto più disponibili ad affinare le loro competenze “casalinghe”», prosegue l’esperta.

Cosa evitare

«Durante lo svolgimento delle faccende domestiche è importante non permettere ai bambini di poter fare tutto oppure insistere su qualcosa che a loro piace, ma non è il momento appropriato per farlo. Non è educativo», avverte l’esperta. «Anche in queste attività infatti bisogna saper dire di no per mettere dei confini e per non farsi tiranneggiare. Accoglienza e disponibilità sì, ma è necessario sempre dare delle regole da seguire».

 

Articolo di: “www.lacucinaitaliana.it”