2021, l’anno internazionale della frutta e della verdura

Frutta e verdura sono alla base della nostra salute e, per poter beneficiare appieno delle loro caratteristiche, bisognerebbe consumarne in totale cinque porzioni al giorno, come raccomandano le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. Sono componenti essenziali di una dieta sana, ma ancora troppo spesso il loro consumo non è sufficiente, si riscontrano problemi di accessibilità e si registrano sprechi lungo l’intera filiera. Agire per stimolare un consumo consapevole di questi alimenti cruciali per tutti gli esseri umani è la molla che ha portato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a deliberare che il 2021 sarà l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura. 

Un anno intero dedicato alla sensibilizzazione, alla promozione di uno stile di vita sano e al contrasto degli sprechi, guidato dalla FAO, l’organizzazione dell’ONU che si occupa di cibo e agricoltura. “Senza un’alimentazione sana” ha commentato la Vicedirettrice generale della FAO per il clima e le risorse naturali, Maria Helena Semedo, “non possiamo sperare di porre fine alla malnutrizione, e non sconfiggeremo la fame se non arginiamo le perdite alimentari. Sottolineando il valore della frutta e della verdura, e i danni causati dalle perdite, l’ONU ha compiuto un passo decisivo per promuovere sistemi alimentari più equi, più verdi ed efficienti.” Quali sono gli obiettivi dell’AIFV 2021 e quali saranno le iniziative promosse? Scopriamolo subito!

Con una risoluzione adottata il 19 dicembre 2019, l’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato che il 2021 sarà l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura, abbreviato in AIFV 2021. L’obiettivo è incoraggiare gli Stati membri e le organizzazioni delle Nazioni Unite ad agire per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi alimenti nella dieta e, contemporaneamente, di contribuire alla raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Una dieta salutare, un consumo adeguato di frutta e verdura, una filiera corta, trasparente e senza sprechi sono, dunque, considerati fattori chiave non soltanto per il benessere dei singoli individui, ma che hanno ricadute positive sull’intero ecosistema ecologico, sociale e umano. Incoraggiare questi consumi, e di conseguenza un sistema di produzione etico e sostenibile, contribuisce anche alla tutela e conservazione della biodiversità, quella ricchezza naturale fondamentale per la sopravvivenza del pianeta. Del resto, il mondo della frutta e della verdura è estremamente ricco e variegato: hanno colori, forme, sapori totalmente diversi tra loro. E spesso ogni tradizione e ogni territorio ha le sue specie “protette” da preservare e condividere.

CINQUE PORZIONI AL GIORNO SONO (ANCORA) UN MIRAGGIO

La comunità scientifica è concorde nel sottolineare che una dieta equilibrata prevede almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura proprio per le loro preziose caratteristiche per l’organismo, eppure nel 2021 ancora non se ne consuma abbastanza. Come ha evidenziato la stessa FAO nel consueto rapporto annuale dedicato allo stato della sicurezza alimentare, 3 miliardi di persone, nel mondo, non hanno la possibilità socio-economica di adottare una dieta salutare, e anzi per 1 miliardo e mezzo è impossibile anche seguire un regime alimentare che raggiunga gli standard minimi di nutrienti essenziali.

Ci sono poi i casi in cui, nonostante questi alimenti siano a disposizione, non viene consumata a sufficienza. La dietista Nadia Zeoli a cui abbiamo chiesto come aiutare i genitori a convincere i bambini a mangiare frutta e verdura ha evidenziato due problemi ricorrenti: da un lato, i più piccoli tendono a evitare i cibi che non conoscono, dall’altro vincono la paura imitando mamma e papà. Quando, dunque, in una famiglia non si consuma abbastanza frutta e verdura, è frequente che anche i bambini siano più restii a consumarla. D’altro canto, invece, laddove arance, mele, broccoli o pomodori sono serviti con frequenza e proposti ai più piccoli in maniera creativa e costante, sarà più facile che crescendo continueranno a mangiarne in quantità.

GLI OBIETTIVI DELL’AIFV 2021

Non sorprende che il primo degli obiettivi dell’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura sia diffondere informazioni utili sull’importanza di consumare questi alimenti. Come descritto sul sito della FAO, nella pagina dedicata alle iniziative promosse per l’AIFV 2021, gli obiettivi dichiarati sono quattro:

  1. sensibilizzare l’opinione pubblica e orientare le politiche sui vantaggi per la salute e l’alimentazione derivanti dal consumo di frutta e verdura.
  2. Promuovere diete e stili di vita sani, diversificati ed equilibrati attraverso il consumo di frutta e verdura.
  3. Ridurre le perdite e gli sprechi nei sistemi alimentari basati sulla frutta e sulla verdura.
  4. Condividere le migliori pratiche.

Quest’ultimo aspetto risulta molto interessante perché evidenzia e valorizza l’importanza della condivisione aperta e della progettualità condivisa. L’accesso a una sana alimentazione viene descritto, dall’ONU, come una questione globale che va affrontata mettendo in comune strumenti e capacità, partendo proprio da quelle esperienze che hanno qualcosa da insegnare. Un esempio tutto italiano è quello di Bella Dentro, il negozio milanese che acquista direttamente dai produttori a un prezzo equo la frutta e la verdura che non rispetta i canoni estetici per la grande distribuzione e li vende direttamente ai consumatori. Non è il solo, come ricorda lo studio realizzato dalla Fondazione Feltrinelli con CIRFOOD dedicato a cibo e innovazione: la tesi dei curatori del volume, in linea con l’approccio delle Nazioni Unite, è che sia necessario “nutrire” nuove pratiche per far fronte a bisogni umani che, nella complessità contemporanea, sono sociali, alimentari e ambientali. Unire gli ambiti di intervento significa prendere atto della complessità e immaginare soluzioni innovative che attivino circoli virtuosi.

SALUTE E LOTTA AGLI SPRECHI: LE AZIONI PROMOSSE DALLA FAO PER L’AIFV 2021

La FAO, dal canto suo, ha elaborato quattro linee d’azione che corrispondono ad altrettanti gruppi di iniziative realizzati su scala globale per raggiungere gli obiettivi dell’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura. Oltre a occuparsi di sensibilizzazione e informazione (le prime due linee d’azione), l’organizzazione intende agire anche a livello decisionale, promuovendo “politiche, leggi e normative basate sull’evidenza; scambiare buone pratiche che permettano di valorizzare al massimo il contributo della frutta e della verdura allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica rurale e ai mezzi di sussistenza, alla salubrità alimentare e alla promozione di diete sane, diversificate ed equilibrate.”

Quarta e ultima linea di azione riguarda lo sviluppo delle capacità e della formazione. L’appello, in questo senso, è alla creazione di programmi di refezione scolastica, orti scolastici, orti urbani, alfabetizzazione alimentare, lotta contro gli sprechi e le perdite alimentari che sappiano valorizzare i vantaggi di questi cibi e gli effetti benefici su salute e alimentazione. Come i lettori de Il Giornale del Cibo sanno se hanno seguito le campagne “Nutriamo la Scuola” dedicata alla ristorazione scolastica e “Crescere a tavola” pensata proprio per stimolare una dieta sana tra i più piccoli. Altrettanto importante è “responsabilizzare le parti interessate, soprattutto le donne e i giovani, sviluppandone le conoscenze e le competenze in materia di produzione, trattamento successivo al raccolto, trasformazione, preparazione, commercializzazione e consumo di frutta e verdura”.

Le Nazioni Unite, in conclusione, auspicano che l’AIFV 2021 possa innescare circoli virtuosi lungo tutto la filiera agroalimentare, dai piccoli produttori fino alle grandi industrie, dal semplice consumatore fino alle autorità legislative, in maniera tale che possano essere consolidati alcuni messaggi chiave: l’importanza della frutta e della verdura per la salute, il rispetto del cibo dal campo alla tavola, la ricerca dell’innovazione sociale per ridurre perdite e sprechi a tutti i livelli. Il risultato sarà maggiore prosperità e benessere, purché ci si muova insieme.

 

Articolo di: “www.ilgiornaledelcibo.it”