Quando acquistiamo un alimento o mangiamo fuori casa, raramente ci soffermiamo a pensare a tutto ciò che sta dietro al semplice gesto di portare il cibo alla bocca. Eppure, esiste un sistema complesso e ben organizzato che ogni giorno vigila su quello che arriva nei nostri piatti: un insieme di controlli sul cibo che serve a garantire sicurezza, tracciabilità e rispetto delle norme. In Italia, questi controlli sono affidati a tre attori principali: le ASL (attraverso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), il Comando Carabinieri NAS e l’ICQRF, l’ispettorato del Ministero dell’Agricoltura. Ognuno ha un ruolo diverso ma complementare, e insieme concorrono a rendere il nostro sistema alimentare più sicuro, trasparente e affidabile.
ASL (SIAN): i controllori locali dell’igiene quotidiana
Chi sono e come operano
Le ASL, attraverso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), gestiscono i controlli sul cibo a livello territoriale. I tecnici della prevenzione del SIAN sono figure specializzate, dotate di qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria, incaricati di ispezionare locali pubblici (ristoranti, mense, bar), piccole aziende alimentari e mercati. Agiscono secondo piani di controllo regionali e nazionali e vigilano sull’applicazione del sistema di autocontrollo HACCP da parte degli operatori del settore alimentare.
Cosa controllano nel concreto
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Il piano HACCP, autocontrollo e formazione del personale
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La pulizia dei locali, la presenza di infestanti o muffe, il rispetto delle temperature di conservazione
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L’etichettatura degli allergeni, la tracciabilità e la conformità normativa
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Documentazione amministrativa: SCIA, autorizzazioni, registro delle forniture
- Campionamenti di superfici, alimenti, strumenti e analisi di laboratorio
Le ASL sono responsabili della maggior parte dei controlli ufficiali sul cibo in Italia: si parla di centinaia di migliaia di ispezioni all’anno, durante le quali vengono rilevate migliaia di non conformità, con sanzioni, prescrizioni o, nei casi più gravi, sospensioni delle attività.
NAS: il nucleo antisofisticazione dei Carabinieri
Il loro ruolo nel sistema
Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) è un corpo specializzato del Comando dei Carabinieri dedicato al contrasto delle frodi alimentari e delle violazioni igienico-sanitarie più gravi. Possono intervenire in ogni momento della giornata in qualunque luogo produttivo, distributivo o di consumo di cibo.
Su cosa indagano
I NAS si concentrano su:
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Frodi alimentari, sofisticazioni, contaminazioni intenzionali o illegali
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Situazioni igienico-sanitarie gravemente critiche (escrementi, infestanti, cibo scaduto o mal conservato)
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Ospedali, scuole, mense institutional, industrie: in particolare luoghi sensibili
Un esempio reale
Secondo il Parlamento italiano, tra il 2021 e il 2023 i NAS hanno ispezionato 81.672 strutture, riscontrando 29.055 irregolarità, causato oltre 40 milioni di euro di sequestri e segnalato numerose autorità giudiziarie. Operazioni descrivono casi di panifici con topi o muffe diffuse, mense scolastiche chiuse per gravi carenze, e sequestri di tonnellate di alimenti associati a rischi sanitari elevati. In uno di questi interventi sono state sequestrate 14 tonnellate di alimenti in cattivo stato, coinvolgendo mercati e depositi senza tracciabilità.
ICQRF: tutela della qualità, delle certificazioni e delle frodi agroalimentari
Un attore nazionale con grandi numeri
L’ICQRF, acronimo di Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari, è un organo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). Il suo compito principale non è tanto la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti (come per ASL o NAS), quanto la tutela della qualità e della correttezza commerciale dei prodotti agroalimentari lungo tutta la filiera. In altre parole, è l’ente che controlla che ciò che viene venduto come “olio extravergine italiano”, “vino DOC”, “formaggio DOP” o “biologico” sia davvero ciò che promette sull’etichetta.
L’ICQRF lavora a livello nazionale e internazionale: ha oltre 80 sedi sul territorio italiano (tra cui 19 laboratori di analisi) e opera anche online, vigilando sugli e-commerce per combattere le imitazioni del Made in Italy (il famoso Italian Sounding).
L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) opera nell’ambito del MIPAAF ed è uno degli organi più attivi in Europa nel controllo agroalimentare ([turn0search14]). Nel 2024 ha realizzato:
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54.882 controlli su oltre 28.500 operatori e 54.000 prodotti
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Circa 13 milioni di kg di merci sequestrate, per oltre 22 milioni di euro di valore
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Oltre 11.500 analisi di laboratorio condotte su prodotti certificati, biologici, DOP/IGP
Cosa garantisce
Le attività dell’ICQRF sono molto specifiche e fondamentali:
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Etichettatura e tracciabilità: verifica che le informazioni riportate sul prodotto siano corrette, veritiere e non ingannevoli (origine, ingredienti, certificazioni, denominazioni, ecc.).
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Tutela delle denominazioni protette (DOP, IGP, STG): controlla che solo chi ne ha diritto usi questi marchi.
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Controlli sui prodotti biologici: verifica che siano rispettati tutti i criteri della certificazione, anche tramite la supervisione degli organismi accreditati.
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Repressione delle frodi: interviene quando si scoprono falsi, contraffazioni, pratiche sleali o vendita di prodotti non conformi.
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Controlli sui mezzi tecnici agricoli: come fertilizzanti, mangimi e sementi, che sono alla base della produzione agricola.
Un esempio concreto? Se trovi un vino con etichetta “Chianti DOCG” e il produttore non è registrato nel disciplinare o il vino non proviene dalla zona stabilita per legge, l’ICQRF può intervenire, sequestrare il prodotto, sanzionare l’azienda e segnalare il caso all’autorità giudiziaria.
Differenze e sinergie: come si integrano
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ASL/SIAN agiscono localmente, quotidianamente, per garantire standard igienici in produzione e ristorazione.
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NAS intervengono in casi gravi o sospetti di frodi o pericoli sanitari elevati, con forza giudiziaria e poteri sanzionatori pesanti.
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ICQRF tutela la qualità e la legalità su scala nazionale e internazionale, proteggendo le produzioni certificate e intervenendo nell’e-commerce.
La collaborazione avviene anche tramite la Cabina di Regia per il controllo agroalimentare, istituita nel 2022, in cui partecipano ASL, NAS, ICQRF, Guardia di Finanza e altre forze.
Come fare una segnalazione utile
In caso di sospetti o problemi alimentari, puoi:
Segnalare alle ASL, per irregolarità igieniche, allergeni non dichiarati, temperature mancanti, personale non formato. Cerca il sito o numero verde della ASL della tua zona, oppure invia una mail o PEC.
Denunciare ai NAS, se sospetti frodi o contaminazioni gravi (alimenti contraffatti, allergeni omessi, mercati clandestini). Puoi rivolgerti direttamente ai Carabinieri perché agiscano.
Scrivere all’ICQRF, via PEC o modulo online, se la questione riguarda etichettatura fraudolenta, vendita di prodotti DOP/IGP falsi, italian sounding o frodi su scala nazionale o estera.
In ogni caso, fornisci dettagli concreti: nome e luogo dell’attività, foto, etichetta del prodotto, data e luogo di acquisto. Questo può accelerare il processo di ispezione o intervento.
Perché il loro lavoro è vitale
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Proteggono la salute dei consumatori, prevenendo contaminazioni microbiologiche (es. salmonella, listeria, Escherichia coli), esposizione a pesticidi, allergeni nascosti.
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Garantiscono il valore e la reputazione del made in Italy, proteggendo DOP, IGP e prodotti biologici da imitazioni malevole.
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Agiscono come deterrente, sia attraverso controlli regolari (ASL), sia attraverso operazioni mirate (NAS), sia monitoraggi globali dei prodotti (ICQRF).
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Senza questi enti il rischio è la perdita di trasparenza, la diffusione di frodi alimentari e gravi incidenti sanitari.
ASL, NAS e ICQRF non sono solo sigle burocratiche: sono i guardiani invisibili che permettono ai nostri piatti di essere sicuri, tracciabili e autentici. Le ASL garantiscono igiene e correttezza sul territorio. I NAS agiscono quando emergono frodi, pericoli o gravi irregolarità. L’ICQRF difende la qualità e l’autenticità del cibo italiano, anche sul mercato globale.
Se incroci un prodotto sospetto, un’etichetta falsa o una situazione igienica allarmante, non restare in silenzio: segnala. È un gesto che tutela te, ma anche tutti i consumatori e l’economia sana del nostro cibo.