cottura alla griglia

Grigliata di primavera: 5 ricette da fare al barbecue

Alla griglia è tutto buono? Quasi, ma se non sapete cosa preparare per la prossima reunion con gli amici, ecco 5 piatti da grigliare.

Si fa poche volte l’anno e mantiene sempre quella capacità più unica che rara di creare convivialità attorno alla preparazione del cibo, che ormai abbiamo dimenticato. Stiamo parlando della grigliata e oggi vi consigliamo cinque piatti che dovrete assolutamente proporre alla prossima che organizzerete. Ricette a base di pesce, di verdura o di frutta che stupiranno chi, come i vostri amici, è sempre stato abituato a mangiare le solite cose.

spiedini di frutta

Spiedini di frutta. Chi l’ha detto che gli spiedini debbano essere per forze preparati con wurstel, salsiccia, carne di pollo e peperoni? Una valida alternativa per una gita fuori porta è quella di realizzarli con la frutta. Per la scelta di quale tipologia usare non ci sono limiti, ma solo spunti. Otterrete un buon risultato con l’immancabile ananas, la pesca, mele pere, ma anche kiwi banane. Potete, dopo averla pulita accuratamente, marinare prima la frutta con zucchero e spezie, spennellarla con il miele durante la cottura oppure condirla solo al termine, per realizzare una macedonia rivisitata.

bistecca grigliata

Bistecca alla fiorentina. Non avete mai provato a cuocere questo imponente taglio di carne ma finora lo avete visto solo fare da altri, in un ristorante toscano? La griglia è il miglior modo per mettersi alla prova, perché, a differenza della padella, probabilmente non sarete da soli a cimentarvi. Prima di tutto va scelta una carne di qualità, ben frollata, marezzata (con un alto tasso di infiltrazione di grasso, che garantisce morbidezza) e con uno spessore importante, tra i 3 e i 5 cm. La cottura inizia a fiamma spenta, quando è rimasta solo la brace, e deve durare all’incirca per 5-6 minuti per lato, tempo che può cambiare in funzione dello spessore della carne. Al termine, bisogna porre il taglio in verticale sull’osso, per avere una cottura adeguata al cuore del prodotto, che deve raggiungere almeno i 55°C, nel caso di una Fiorentina al sangue. Infine, salare, pepare e aggiungere olio extravergine di oliva.

sgombro alla griglia

Sgombro. Rispetto ad altri pesci, lo sgombro ha il vantaggio di essere (ancora) sostenibile e di essere veloce da cucinare – ci vorranno circa 15-20 minuti – perché più piccolo rispetto a specie come l’orata. Un vecchio ma quanto mai valido trucco è quello di condirlo con olio, limone ed erbe aromatiche, come il rosmarino o l’origano, già in fase di cottura e il prezzemolo solo dopo. La pulizia del pesce è piuttosto semplice e, sulla cottura, non tutti sono d’accordo. C’è chi lo avvolge nel cartoccio, chi lo spennella preventivamente e chi lo condisce solo dopo. Noi vi consigliamo le prime scelte, per non avere risultato troppo asciutto al termine, da dover compensare con l’aggiunta di salse. Il tocco in più? Aglio, ancora meglio se il suo forte sapore è attenuato dall’olio in cui viene messo a marinare, fleur de sel e lime al posto del limone.

patate dolci

Patate dolci. Negli ultimi anni stanno spopolando in Italia, per il loro gusto a metà tra dolce e salato e per la versatilità di abbinamento, al pari della zucca. Una delle valide idee per cucinare le patate dolci è quella di prepararle alla griglia. Per farle, vanno sbucciate, tagliate a fette abbastanza spesse altrimenti si rischia di bruciarle, condite con un po’ di olio, sale e pepe e grigliate per 10 minuti circa. Una volta cotte, si possono condire con spezie – perfette sono la paprika e il peperoncino -, sale e pepe. Per ottenere un risultato più leggero non bisogna fare l’errore di non mettere l’olio prima della cottura, altrimenti si seccheranno.

s'mores (grigliata di marshmallow)

S’more. Con l’ultima ricetta voliamo negli Stati Uniti e nel Canada dove dal 1927, secondo la prima testimonianza scritta del libro Tramping and Trailing with the Girl Scouts, si prepara un dolce a base di marshmallow scaldati alla griglia. Si chiama s’more dalla contrazione di some more – un po’ di più – e l’idea è di Loretta Scott Crew, che aveva preparato il suo primo s’more per dei compagni scout. Per realizzarne uno bisogna infilzare un marshmallow, scaldarlo con il calore e inserirlo fra due graham crackers, simili ai nostri Digestive, con cioccolato ed eventuale burro di arachidi.

 

Articolo di: “www.agrodolce.it”