Coronavirus, Coldiretti: 4 italiani su 10 hanno fatto scorta di cibo

Gli acquisti di pasta sono aumentati del 61%, quelli della farina dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Con l’emergenza coronavirus quasi 4 italiani su 10 (38%) hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali di negozi, supermercati e discount. E’ quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixè su «La spesa degli italiani al tempo del coronavirus» in occasione dell’avvio al mercato di Campagna Amica di via San Teodoro 74, a Roma, dell’operazione «Pacco salva dispense» da consegnare anche a domicilio per aiutare a fare la spesa le fasce più deboli della popolazione come gli anziani costretti a restare a casa.

«Gli inviti a stare in casa da parte dell’autorità sanitarie e del governo sono stati raccolti dalla popolazione con ben il 43% degli italiani che ha tagliato le uscite anche per andare a fare la spesa, che – sottolinea la Coldiretti – rimane peraltro tra i comportamenti consentiti». Secondo la ricerca, la grande maggioranza degli italiani (61%) in questo periodo va a fare la spesa circa una volta alla settimana preoccupandosi di mettere nel carrello prima di tutto nell’ordine – precisa l’associazione – pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%).

Infatti, nelle ultime tre settimane dell’emergenza coronavirus, gli acquisti di pasta sono cresciuti del 61% e quelli di farina addirittura dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo un’analisi di Coldiretti su dati Nielsen che segnala anche un raddoppio per cibo in scatola e conserve e un balzo di oltre il 24% dei surgelati, quasi si temesse una lunga durata della pandemia.

E ancora, quasi 1 italiano su 3 (30%) si aspetta che l’emergenza duri almeno fino a Pasqua mentre il 46% pensa che dovremo fare i conti con il virus almeno fino all’estate, un 7% fino al prossimo autunno e infine i più pessimisti (5%) pensano che durerà per tutto l’anno mentre non si pronuncia il 12% della popolazione. Una situazione che – continua la Coldiretti – ha cambiato in parte anche le modalità della spesa con l’11% che ha aumentato l’online mentre il 7% si è rivolto con maggiore frequenza ai servizi di consegna a casa.

«Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di privilegiare negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere, salumi ottenuti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura nazionale ed extravergine Made in Italy al 100%», è l’invito al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che sottolinea anche «l’importanza di sostenere lo sforzo degli agricoltori e degli allevatori per assicurare le forniture alimentare al Paese».

Articolo di: “www.lastampa.it”