La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, situata nella parte anteriore del collo, che produce principalmente due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Questi ormoni sono essenziali per il metabolismo basale, la regolazione della temperatura corporea, la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso, e hanno un ruolo importante nella digestione, nel battito cardiaco, nel tono muscolare, e nella salute mentale.
Il funzionamento della tiroide è regolato da un asse: ipotalamo → ipofisi → tiroide. L’ipotalamo secerne TRH (Thyrotropin Releasing Hormone), che stimola l’ipofisi a produrre TSH (Thyroid Stimulating Hormone), che a sua volta stimola la produzione di T4 e T3 da parte della tiroide. Quando c’è abbastanza T4/T3 nel sangue, si attiva un feedback negativo che riduce la produzione di TRH e TSH, mantenendo l’equilibrio.
Nutrienti fondamentali per la salute della tiroide: iodio, selenio, ferro, zinco, vitamine
L’alimentazione ha un ruolo importante nel buon funzionamento della tiroide perché diversi micronutrienti sono necessari per la sintesi e il metabolismo degli ormoni tiroidei. Di seguito i più importanti con il loro ruolo e dove trovarli.
Nutriente | Ruolo nella funzione tiroidea | Fonti alimentari principali |
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Iodio | È componente strutturale degli ormoni T4 e T3. Senza iodio sufficiente, la produzione è ridotta → rischio di ipotiroidismo. | Sale iodato, pesce di mare, alghe, latticini, uova. |
Selenio | Essenziale per vari enzimi: deiodinasi, che convertono T4 in T3 (forma attiva), e per selenoproteine che proteggono la tiroide da stress ossidativo (idrogeno perossido prodotto durante la sintesi ormonale). | Noci del Brasile, pesce, crostacei, carne, cereali integrali (dipende dal contenuto del terreno). |
Ferro | Necessario per la perossidasi tiroidea (TPO), enzima che catalizza l’uso dello iodio per produrre T4/T3. Carenza di ferro può aumentare TSH e interferire con la produzione ormonale. | Carne rossa, pollame, legumi, verdure a foglia verde; anche fonti vegetali + vitamina C per migliorare assorbimento. |
Zinco, rame, magnesio | Supportano la sintesi degli ormoni, il metabolismo, la risposta immunitaria; lo zinco utile nella conversione T4 → T3, rame e magnesio come cofattori di vari processi enzimatici. | Frutta secca, semi, cereali integrali, legumi, verdure, crostacei. |
Vitamine (A, D, B-12) | Vitamina A contribuisce alla regolazione del TSH, vitamina D ha implicazioni nella modulazione immunitaria (utile nei soggetti con tiroidite autoimmune), la B12 è spesso carente e può peggiorare sintomi come stanchezza e spossatezza. | Carote, patate dolci, fegato, pesce, uova (per Vit A), esposizione al sole / pesce grasso (Vit D), carne, pesce, latticini (Vit B12). |
L’equilibrio iodio: né troppo né troppo poco
Una delle sfide più frequenti è mantenere un corretto apporto di iodio. Sia l’insufficienza che l’eccesso possono causare problemi.
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Deficit di iodio: può provocare ipotiroidismo, sviluppo mentale ridotto nei neonati se la madre ne è carente in gravidanza.
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Eccesso di iodio: in alcune persone può causare ipertiroidismo o scatenare autoimmune tiroidea; anche la funzione tiroidea può essere disturbata.
Le linee guida internazionali (es. WHO) raccomandano per adulti non gravide un apporto giornaliero di iodio di circa 150 μg al giorno; in gravidanza e allattamento la necessità aumenta.
Altri fattori dietetici che influenzano la tiroide
Oltre ai nutrienti specifici, ci sono altri aspetti del modo di mangiare che possono aiutare o ostacolare la salute tiroidea:
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Diete troppo povere di calorie o restrittive: possono abbassare la produzione di T3, rallentando il metabolismo, generando affaticamento, perdita di capelli.
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Goitrogeni: alcune sostanze presenti in verdure crucifere (broccoli, cavoli, cavolfiore), nella soia, nei semi di lino ecc., che interferiscono con l’uso dello iodio da parte della tiroide. Di solito non sono un problema se il consumo è moderato e se la dieta ha abbastanza iodio. La cottura riduce molto l’effetto.
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Assunzione di alcol, fumo, tossici ambientali: possono interferire con la funzione tiroidea, aumentare infiammazione od ossidazione.
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Interazioni con farmaci: alcuni farmaci possono legarsi o influenzare assorbimento/sintesi ormonale; ma questo è più un tema clinico, non strettamente dietetico.
Come costruire una dieta ottimale per la tiroide
Ecco alcuni consigli pratici, basati sulla letteratura scientifica, per chi vuole supportare la salute tiroidea con l’alimentazione.
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Assicurati un apporto adeguato di iodio
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Usa sale iodato con moderazione.
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Includi pesci di mare e frutti di mare 1-2 volte a settimana.
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Se mangi alghe, attenzione: alcune forniscono iodio in dosi molto alte, quindi “dosare”.
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Integra il selenio
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Le noci del Brasile sono una fonte eccellente: con 1-2 noci al giorno è possibile raggiungere buone quantità, ma non esagerare (alto apporto può avere effetti negativi).
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Pesce, crostacei, carne bianca o rossa magra, cereali integrali (se terreno ricco).
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Favorisci ferro e zinco
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Integra legumi, verdure a foglia verde, carni rosse magre, pollame.
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Accompagnali con fonti di vitamina C per migliorare l’assorbimento (es. succo d’arancia, peperoni rossi).
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Vitamine e antiossidanti
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Verdure colorate, frutta ricca di vitamina A e C.
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Omega-3 da pesce grasso (salmone, sgombro), semi come chia, noci. Proteggono dall’infiammazione.
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Vitamina D: vista la prevalenza della carenza in molte aree (inverno, poca luce), verificare i livelli con un medico e integrare se necessario.
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Moderazione nei goitrogeni, attenzione se deficit già presente
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Se mangi molte verdure della famiglia delle Brassicaceae crude, variale la dieta e cuoci le verdure per ridurre l’effetto goitrogeno.
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La soia può interferire se consumata in grandi quantità; nelle persone con problemi tiroidei, verificare con endocrinologo.
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Bilancia calorie e macronutrienti
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Non seguire diete ipocaloriche estreme a lungo termine, perché possono abbassare T3 e rallentare metabolismo.
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Assicurati proteine adeguate: gli aminoacidi sono necessari per la sintesi di ormoni tiroidei e di enzimi correlati.
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Uso di integratori: quando necessario e sotto controllo medico
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In alcuni casi clinici (deficit documentati di selenio, iodio, ferro), l’integrazione può essere necessaria.
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Mai “auto-prescriversi” grandi dosi: rischio tossicità, es. un eccesso di iodio o selenio è dannoso.
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Evidenze recenti
Alcuni studi recenti mostrano quanto sia importante il connubio tra iodio e selenio:
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Una review del 2024 sottolinea che livelli insufficienti di selenio aumentano il rischio non solo di ipotiroidismo ma soprattutto di malattie autoimmuni tiroidee come la tiroidite di Hashimoto.
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Studi di popolazioni (es. persone vegane o vegetariane) mostrano che il rischio di apporto iodico e selenico basso è reale, quando non si fa attenzione.
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Altri lavori mostrano che l’applicazione di politiche di iodizzazione del sale o la fortificazione al livello nazionale hanno portato miglioramenti nel profilo tiroideo di popolazioni ad alto rischio.
Cosa evitare o fare con cautela
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Non affidarsi solo ad alimenti “miracolosi” o “super‐food” per la tiroide senza considerare il quadro globale di dieta.
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Diffidare di integratori che promettono “tiroide perfetta in 7 giorni”: la regolazione tiroidea è un processo lento.
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Evitare eccessi di iodio con supplementi o alghe non controllate.
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Consultare un medico/endocrinologo se si sospetta disfunzione tiroidea, prima di fare cambiamenti drastici (soprattutto in gravidanza, allattamento, bambini).
La salute della tiroide non dipende da un singolo alimento, ma da un equilibrio complessivo: apporto adeguato di iodio, selenio, ferro, zinco, vitamine, una dieta variegata e moderata. Un buon approccio alimentare può aiutare a prevenire carenze, sostenere la funzione ormonale, ridurre il rischio di malattie autoimmuni e migliorare il benessere generale.
Fonti ufficiali utili
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National Institutes of Health (NIH) – Office of Dietary Supplements: Iodine e Selenium
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World Health Organization (WHO) – Linee guida sull’apporto iodico
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Articoli peer-review recenti come “The Role of Nutrition on Thyroid Function” (PMC, 2024) , “Thyroid Health and Selenium: The Critical Role…”