perché in alcuni paesi si mangia piccante?

Perché in Alcuni Paesi si Mangia Piccante e in Altri No? Storia, Cultura e Curiosità

Chi ama il piccante lo sa bene: quel pizzicore sulla lingua, quella sensazione di calore, quel sapore che si apre con intensità unica. Il cibo piccante può dividere. C’è chi lo ama profondamente e chi invece lo evita con fermezza. La cosa interessante è che questa differenza di gusti non è casuale, e ancora più sorprendente è che interi paesi e culture si siano orientati verso cucine fortemente piccanti, mentre altri abbiano mantenuto sapori più delicati o completamente diversi. Per comprendere questo fenomeno bisogna guardare a storia, clima, disponibilità degli ingredienti, rotte commerciali e abitudini culturali consolidate nel tempo.

Il peperoncino e la sua diffusione

Il peperoncino, protagonista per eccellenza di molte cucine piccanti, ha origini antiche nelle Americhe. Era già coltivato e conosciuto dalle civiltà precolombiane come Aztechi e Maya. Quando Cristoforo Colombo raggiunse il continente americano, il peperoncino fece parte di quel grande scambio di ingredienti oggi noto come “Columbian Exchange”, che cambiò radicalmente le cucine del mondo. Dalle Americhe arrivarono in Europa e Asia ingredienti come pomodori, mais, patate e, appunto, peperoncino.

In breve tempo il peperoncino si diffuse attraverso rotte commerciali e scambi culturali. Fu particolarmente apprezzato in molte regioni dell’Asia, dove si integrò rapidamente nella cucina locale. Pensiamo all’India, alla Thailandia, al Sichuan in Cina. Queste zone oggi vengono percepite come terre dove il piccante è quasi un simbolo culturale, anche se la sua diffusione in quei luoghi è relativamente recente rispetto a spezie più antiche come pepe e zenzero.

Il clima ha avuto un ruolo importante

Uno dei motivi più studiati dagli antropologi riguarda il clima. Le zone tradizionalmente calde e umide sono spesso quelle dove si mangia più piccante. Il motivo non è soltanto culturale, ma anche pratico.

La capsaicina, il composto responsabile della sensazione di piccante nel peperoncino, possiede proprietà antibatteriche. In un passato in cui non esistevano frigoriferi, sale e spezie erano fondamentali per conservare e mantenere il cibo più sicuro. In regioni calde il rischio di deterioramento era maggiore, quindi l’uso di spezie forti contribuiva a rallentare la proliferazione di batteri negli alimenti.

Inoltre, mangiare piccante fa sudare. Anche se può sembrare un controsenso, la sudorazione facilita la termoregolazione, aiutando il corpo a raffreddarsi. Nei climi molto caldi, quindi, il piccante non è una tortura, ma un alleato naturale.

Al contrario, nei paesi con climi più freddi o temperati, non c’era la stessa necessità. Il cibo si conservava più facilmente grazie alle basse temperature. Così si svilupparono cucine meno orientate a spezie pungenti e più basate su erbe aromatiche, cotture lunghe e grassi animali. Un esempio è l’Europa del Nord, dove tradizionalmente la cucina ha sapori più dolci o carnosi e meno ardenti.

Il piccante come identità culturale

Una volta che una pratica alimentare si radica in una società, tende a diventare identitaria. Mangiare piccante diventa parte di una tradizione e di un gusto collettivo che si tramanda. Questo vale tanto quanto l’abitudine di usare il burro invece dell’olio, o di consumare riso invece del pane.

In alcuni luoghi il piccante è anche simbolo di forza e resistenza. In Thailandia e in Messico, per esempio, si dice spesso che chi non ama il piccante “mangia come un bambino”. È una forma di rito culturale che lega gusto e appartenenza.

Benefici del piccante per la salute

Oltre alla sua storia e al suo ruolo culturale, il piccante può avere alcuni effetti positivi sulla salute quando consumato con moderazione:

  • Favorisce la digestione stimolando la produzione di succhi gastrici.

  • Può aiutare la circolazione sanguigna grazie alla vasodilatazione.

  • Stimola il rilascio di endorfine, generando una sensazione di benessere.

  • Può favorire la termoregolazione grazie alla sudorazione.

  • Può avere effetti lievemente antinfiammatori e antimicrobici grazie alla capsaicina.

È importante però ricordare che non tutti gli stomaci reagiscono allo stesso modo. Chi soffre di gastriti o reflusso dovrebbe procedere con prudenza.

Alcune ricette e piatti iconici delle cucine piccanti

Per comprendere davvero il piccante bisognerebbe assaggiarlo nel suo contesto culturale. Ecco alcuni piatti rappresentativi:

Salsa Roja Messicana

La Salsa Roja è una salsa fondamentale della cucina messicana, versatile e piena di carattere. Si prepara con pomodoro, cipolla, aglio e peperoncini rossi (come i guajillo o serrano). La ricetta base prevede la tostatura dei peperoncini secchi su una piastra calda, la loro reidratazione in acqua tiepida, e poi la frullatura con pomodori leggermente arrostiti, cipolla e un pizzico di sale. Il risultato può essere più o meno piccante a seconda del peperoncino utilizzato. Viene servita con tacos, quesadillas o anche semplicemente con tortillas di mais calde.

Vindaloo Indiano

Il vindaloo è un piatto originario della regione di Goa, influenzato dai sapori portoghesi. La base è una marinatura di carne (spesso maiale, ma oggi si usa anche pollo o agnello) con una miscela di aceto, aglio e peperoncino. Tradizionalmente la carne viene lasciata marinare a lungo, assorbendo profondamente le spezie, per poi essere cotta lentamente con cipolla e altre spezie tostate come cumino, coriandolo e curcuma. Il risultato è un curry intenso, aromatico, profondo, con un piccante che non è solo bruciore, ma complessità.

Som Tam Thailandese

Som Tam è un’insalata thailandese a base di papaya verde grattugiata, lime, aglio, peperoncini freschi, zucchero di palma e salsa di pesce. La preparazione avviene tradizionalmente nel mortaio, pestando gli ingredienti per amalgamare sapori dolci, acidi, salati e piccanti. Il risultato è un piatto fresco, croccante e vibrante, dove il piccante non copre ma esalta. In Thailandia è un cibo da strada molto comune e spesso servito molto più piccante rispetto alle versioni occidentali.

Mapo Tofu del Sichuan

Il Mapo Tofu è un piatto cinese che combina tofu morbido, carne macinata (spesso di maiale), pasta di fagioli fermentati e soprattutto il celebre pepe di Sichuan, che dona quella sensazione unica di leggera anestesia sulla lingua. Il piccante qui non è solo calore, ma una complessità aromatica che alterna speziato e frizzante. Il risultato è caldo, avvolgente, confortante.

Perché in alcuni paesi il piccante divide ancora

Il piccante non è un gusto che si impara automaticamente. Serve abitudine. In molte culture europee, semplicemente, questa abitudine non si è sviluppata storicamente. Con la globalizzazione e lo scambio culinario continuo, il piccante sta guadagnando sempre più spazio anche in paesi dove non c’è una tradizione storica. Molti imparano ad apprezzarlo gradualmente. Come tutte le cose, è un gusto che si sviluppa con l’abitudine.

 

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